2013/02/24 - Così parlò Mengoni... di Luigi Tenco

Allegro, scherzoso, capigliagliatura da sciopero nazionale dei parrucchieri, simpaticamente sornione... ma soprattutto educatore sulla cultura musicale. Questa è la piacevole impressione che Marco Mengoni è riuscito a trasmettere durante la sua intervista nella puntata di ieri sera, sabato 23 febbraio 2013, a 'Rai3 Che Tempo Che Fa' condotta da Fabio Fazio. Molti sono stati gli argomenti affrontati a proposito del suo percorso musicale

spesso ingiustamente criticato per le sue origini provenienti da un talent-show televisivo sui quali, però, ha saputo rispondere con il suo animo di ragazzo pulito e sognatore. La determinazione che è in lui è emersa nello scambio di battute relative all'argomento Luigi Tenco, passando dalla goliardica osservazione rivolta a Fazio "dal vivo hai meno rughe" alla profonda esternazione "su Luigi Tenco preferisco dire che ha smesso di scrivere canzoni" con la quale ha troncato gli eventuali imbarazzi sulla storia della canzone 'Ciao Amore Ciao' che, come stava per dire Fabio Fazio, ha segnato la storia del Festival di Sanremo. Parlare della storia di Luigi Tenco non è semplice, così come non è semplice comprendere in pochi giorni la storia dei suoi fans-club o capire quale possa essere il più rappresentativo o meno, oppure più semplicemente sapere di tutte le migliaia dei suoi simpatizzanti che coprono 70 anni di storia (l'età che Tenco avrebbe compiuto il prossimo 21 marzo) della musica italiana attraversando, anche in modo trasversale, generazioni diverse e culture musicali di vario genere. A tutto ciò Marco ha saputo rispondere in modo semplice e toccante, coè mostrando la sua sensibilità verso una canzone piena di significati e verso un ampio mondo di persone molto attente al valore umano, morale e musicale di Luigi Tenco... prime fra tutte la Famiglia Tenco stessa.